IL BLOG UFFICIALE DELL'INTERCLUB "TERMOLI NERAZZURRA", Sede Sociale c/o NEWMAN Bar via delle Acacie, 23 (60 mt. dopo il Bingo) Tel. 3396702493

domenica 27 gennaio 2013

mi presento:un raccattapalle



Buonasera, ho pensato di partecipare a quest’idea del sito dell’Inter  club di Termoli, non per dare pareri tecnici sulla squadra, perché non ne sono all’altezza, ma solo per fare un parallelo di vita quotidiana, da interista puro, quindi per nulla obiettivo e nella completa presunzione di essere sempre nel giusto perché tifoso della squadra migliore. Per questo motivo cercherò di parlare il meno possibile dell’Inter per non cadere nell’antipatia incondizionata.
Dobbiamo cercare di avere un’ottica più ampia della società che oggi si chiama Moratti, Stramaccioni, Branca, ieri si chiamava Mourinho e domani si chiamerà chissà come, ma in realtà si chiama solo Inter e dobbiamo sperare che sempre avremo persone a capo della società che fanno dell’onestà una ragione di vita.
Ero al teatro Smeraldo a Milano, in occasione del centenario dell’Inter  e il Presidente Moratti disse in apertura di augurarsi che l’Inter continui ad avere la fortuna di avere sempre a capo persone pulite.     Eravamo nel pieno dell’esplosione di calciopoli  e una qualsiasi altra persona avrebbe cavalcato la tigre, ma appunto Moratti, essendo un grande, si è distinto in umiltà, eleganza e gentilezza.
Un saluto a tutti, un raccattapalle.   



III riunione regionale Inter club Molise

Campobasso 26 gennaio 2013

Club presenti:
I.c. Campobasso
I.c. Santacroce di Magliano
I.c. Acquaviva d'Isernia
I.c. Agnone
I.c. Montenero

1) Aggiornamento situazione partecipanti partita delle famiglie Inter-Parma del 21 aprile 2013, è stato ribadita la proporzione tra junior e adulti di 4 a 1 e la possibilità di poter acquistare biglietti dividendo la spesa tra tutti gli adulti.

2) Ribadita la restituzione dei gadgets invenduti da parte dei club con aggiornamento della situazione attuale.

3) Condivisione del concetto già chiaramente espresso nello statuto del CCIC riguardo il contributo di € 3.00 da aggiungere ad ogni biglietto venduto dai club, per spese di coordinamento.
Questo punto, in verità era stato sollevato da un solo club, tra l'altro assente in questa riunione. Comunque tutti i club, hanno ribadito all'unanimità che per avere i biglietti, bisogna versare i 3.00 euro.

4) Distribuzione dei biglietti per il derby, c'è talmente poca richiesta che ci siamo presi tempo fino al termine ultimo del due febbraio.

5) Tra gli interventi dei presidenti, va sottolineata la critica di Pasquale Amendola circa il suo disappunto riguardo i gadgets di quest'anno. Concetto già espresso con un'e-mail direttamente a Milano.
Sono stati annunciati i probabili gadgets della prossima stagione.
Il presidente dell'I.c. di Acquaviva d'Isernia, Giancarlo Rossi, ha espresso la richiesta di avere, così come ci avevano detto a Pescara nella riunione delle macro aree, tutto il materiale informativo da affiggere nei club.

Richiesta effettuata anche dal coordinatore, tempo fa. Tutti i club hanno condiviso questa richiesta.


La prossima riunione è stata fissata per il 6 aprile, presso l'Inter club di Colletorto dalla presidente Paola Di Lullo.
Colgo l'occasione per salutare tutti e augurare una buona domenica.


Franco Lanotte, coordinamento Molise.

sabato 26 gennaio 2013

Pullman INTER-Milan

Ultima settimana di tempo per prenotare la trasferta a Milano in programma Domenica 24 febbraio alle ore 20:45.
Ci sono pochi biglietti a disposizione e solo i soci regolarmente iscritti possono partecipare.
AFFRETTATEVI  


giovedì 24 gennaio 2013

and. Semifinale TIM CUP

La sconfitta per 2-1, all'inter, può andare anche bene, diciamolo. Tutto sommato tiene aperta la contesa in vista della gara di ritorno, e dopo la prima mezz'ora questa possibilità sembrava sinceramente solo un semplice esercizio di fede e di speranza.
La prima mezz'ora dcevamo: disastrosa per l'ennesima volta contro i giallorossi, a conferma che se la Roma gira a dovere, attualmente è più di una spanna al di sopra della nostra squadra. Fortunatamente i giallorossi continano a soffrire di discontinuità all'interno della stessa partita e si sa che, quando cala il ritmo, la squadra di Zeman concede spazi che le squadre con un minimo di idea di gioco, gambe, corsa e talento sfruttano per rimettere in piedi - e spesso ribaltare -  risultati che qualche minuto prima sembravano ormai perduti. Non può farlo ovviamente l'Inter che di idee di gioco,  gambe, corsa e piedi (buoni) è carente, da qualche mese in modo particolare.
Il gol di Palacio mi è sembrato piuttosto casuale (anche se le occasioni tra la fine del primo tempo e la metà del secondo sono fioccate), ma il dato che va obiettivamente analizzato è che la nostra squadra evidenzia sempre - e dico sempre - una disarmante sensazione di improvvisazione e di precarietà nell'impostazione della manovra, e di conseguenza i nerazzurri possono sfruttare esclusivamente gli errori altrui per andare a rete e per portare a casa il risultato.
ROMA-INTER 2-1         IL CONCETTO DEL TEMPO
Non vorrei apparire troppo catastrofico e ripetitivo, ma al momento, da questa squadra non possiamo aspettarci e sperare di ricevere nulla di più.
Certo, essendo stato programmato tra tre mesi il ritorno della semifinale (stendiamo un velo pietoso sulle relative considerazioni), il tempo potrà darci una mano a ritrovare idee, brillantezza e forza per ripresentarci con un'altra veste e con altre ambizioni al cospetto dei giallorossi.
Proprio sul concetto di tempo vale la pena di soffermarsi. Tre mesi per il ritorno della semifinale ed una settimana alla fine del mercato. Un lasso di tempo molto dilatato il primo, mentre molto ristretto è il secondo. Ho l'impressione che l'impresa maggiore non sarà ribaltare il risultato di questa gara d'andata, quanto rimettere in piedi con gli interventi giusti ed in soli sette giorni questa squadra, inserendo in rosa elementi di valore, integri ed adattti al famoso "progetto" a cui Stramaccioni fa spesso riferimento. Da questa settimana potrebbe dipendere l'esito degli accadimenti che avverranno tra tre mesi, ma anche quelli (senza qualificazione Champions) che avverranno nei prossimi anni. A Moratti, Branca ed Ausilio, conviene non sprecare nemmeno un minuto.
scritto da: COSCENZA NERAZZURRA

lunedì 21 gennaio 2013

Roma-INTER 1 a 1

a) Il pre-partita Mezzo campionato dopo, Roma e Inter tornano ad affrontarsi e la situazione non sembra delle più propizie per noi. Nelle diciotto partite disputate nel frattempo, abbiamo rifilato ai  giallorossi  sei punti di distacco, questo è vero. Ma ora si gioca all'Olimpico, loro hanno recuperato tutti gli infortunati mentre a noi manca una valanga di uomini chiave, soprattutto davanti (Cassano, Milito, Cou, Alvarez, per non parlare di Wes o comunque del suo auspicabile sostituto). Abbiamo in organico un solo attaccante abile, costretto a giocare, in teoria, da punta centrale senza averne le caratteristiche, più un giovane considerato acerbo (tanto è vero che ne è stata programmata la cessione temporanea) e un anziano, preso per pochissime lire, nella speranza che, non subito, ma dopo una cura di restauro atletico, possa regalarci qualche partita accettabile. Sappiamo che loro partono come minimo in vantaggio di un gol che sarà gentilmente regalato dall'arbitro; che qualche nostra azione pericolosa sarà fermata da fuori gioco inesistenti; che se un nostro giocatore avrà un colpo di tosse esagerato, verrà espulso e squalificato per tre giornate (oltre a quelle che saranno comminate a Samuel per responsabilità oggettiva). Sappiamo che loro giocheranno la partita della vita, perché una sconfitta li eliminerebbe definitivamente dalla lotta per la CL e che dispongono sicuramente di un impianto di squadra più collaudato e di una velocità di gioco superiore. Ci aggrediranno, non perché noi siamo pavidi e difensivisti, ma perché quando hanno la palla attaccano con otto giocatori. Soffriremo molto e se la linea difensiva, opportunamente protetta non saprà reggere, rischieremo una dura punizione. Sappiamo anche, però, che proprio questo modo sconsiderato di attaccare ha fatto perdere ai romanisti sei punti più di noi, perché chi sa resistere e ripartire, li trova in grave difficoltà. Peccato che ci manchino proprio gli uomini per ripartire e, volendo, anche gli uomini per lanciare la ripartenza. Dovremo puntare solo sulle incursioni del Guaro, al massimo su qualche puntata in fascia degli esterni e magari su qualche tocco vincente ravvicinato del Trenza. Le previsioni (mie personali) sono piuttosto nere. E il pessimismo aumenta quando leggo la formazione.Perché ha delle evidenti carenze, non perché si dovessero fare altre scelte.So che se Strama ha deciso così, dopo aver valutato la condizione dei giocatori disponibili, avrà avuto le sue buone ragioni.Non è né incompetente (come sono io, che esprimo opinioni dal di fuori e gratuite), né masochista. Il primo problema che scorgo è questo: contro un attacco a tre punte la difesa a tre è pericolosissima: lascia i tre difensori impegnati nell'uno contro uno.E i loro tre attaccanti sono: uno con la vena realizzativa di Osvaldo, uno con i numeri di Totti, uno con la velocità e l'estro di Lamela (eh, a volte nel calcio non sai cosa sia bene e cosa male: sia L'Inter che la Roma avevano Alvarez come prima scelta; perso Alvarez, ahimè, la Roma ha “ripiegato” su Lamela.  Ehmmm!). Per di più loro terranno gli esterni larghi, favorendo l'inserimento in corsa dei centrocampisti, negli spazi centrali così aperti. Naga a destra è una soluzione obbligata, ma forse il jap (quello autentico) non è ancora al meglio e poi a destra si esprime meno bene. Oltre a non essere un fenomeno in fase difensiva. In mezzo, obiettivamente, affidare la ripartenza a Gargano e Zanetti è pretendere, sia pure per necessità, dai due giocatori operazioni per le quali sono negati.In mezzo, se in buona condizione, avrei preferito nell'ordine (al posto di Zanetti, che aveva giocato in pochi giorni due partite molto impegnative), Cambiasso, Mudi (lancia comunque meglio di Gargano, recupera meno palloni, ma è incontrista tosto) e infine Benassi. Giocare a Roma con un semi esordiente a centro campo è molto più rischioso che schierarlo in attacco. E quindi questa sarebbe stata la mia estrema scelta, fra i tre citati.Ma personalmente avrei messo un centrocampista in più (a questo punto sì che poteva essere Benassi) e tenuto fuori Livaja. La decisione di Strama si è rivelata giusta (oltre che coerente col suo credo: sempre tre giocatori offensivi) per quanto riguarda le fasi d'attacco; molto rischiosa quando difendevamo: nella prima mezz'ora abbiamo rischiato di andar sotto di brutto. Quanto agli altri, la mia idea era che Guarín gioca quasi sempre da solo, ma poiché cava spesso il classico ragno dal buco, restava la nostra unica speranza.Pereira avrebbe fatto  sicuramente un numero spropositato di km, ma non ero certo che si sarebbe fatto trovare sempre pronto negli indispensabili raddoppi su Lamela. E in quel caso sarebbero stati  guai grossi. Un ultimo elemento alimentava il mio pessimismo: guardando le panche, per un ruolo a caso; noi avevamo a disposizione Rocchi (700 mila euro), loro Destro (18 milioni). Qualcuno sostiene una verità inoppugnabile: nell'epoca di Pellegrini andavamo a Roma con attaccanti molto più forti.Vero.Ma a parte che i nostri attaccanti sono Cassano, Milito, eventualmente  Cou e che Rocchi è solo la quinta punta, casualmente in campo, devo ammettere, da inesperto di calcio, che io preferisco vedere per qualche minuto Rocchi dopo aver vinto 5 scudi di fila, un triplete e un titolo mondiale,  piuttosto che avere attaccanti di qualità e aver vinto uno scudo e forse una coppa Uefa. Ma sono certo di sbagliare.
b) La partita termina con il risultato di parita' post partita Teniamo la Roma a sei punti, non perdiamo rispetto a Lazio, Napoli Fiorentina. Senza considerare la juve, per noi fuori portata, lasciamo qualcosa solo al Milan, ma abbiamo una trasferta insidiosissima in meno. Il nostro destino resta ancora affidato a noi, soprattutto se recupereremo gli infortunati e aggiungeremo alla rosa almeno un tassello di qualità. Ho sempre detto che un regista può essere utile, ma non indispensabile (chi era il regista della Roma? De Rossi? Allora va bene).Ma questa squadra con un regista e con il recupero del miglior Milito per qualche mese, nonché di Cassano e in alternativa a lui di Cou, può fare piuttosto bene. Il regista è indispensabile, perché, diversamente, con questi uomini, mancano geometrie e organizzazione della manovra offensiva, essendo i centrocampisti e gli esterni solo incontristi e/o incursori. Lo stesso Guaro, ancora uomo chiave per noi, non sa alimentare la manovra offensiva, come un trequartista classico, e riceverebbe grande vantaggio dalla presenza di un uomo d'ordine alle spalle. La mia non è una palinodia. Se mi facessero scegliere tra un regista  bravo e una punta potente, da 20-25 gol sceglierei tutt'ora la punta. Ma essendo un giocatore di tale profilo inarrivabile, per ora, la mia opinione di tifoso volgerebbe a una considerazione realistica del meglio nell'ambito del  possibile.
scritto da: COSCENZA NERAZZURRA

mercoledì 16 gennaio 2013

La pazza INTER in semifinale

Partita in perfetto stile “Pazza Inter” con i nerazzurri in vantaggio 2-0 a dieci minuti dalla fine che si fanno raggiungere dal Bologna. Ci pensa Andrea “Little Frog” Ranocchia a far esultare di gioia il popolo interista all’ultimo minuto del tempo supplementare.Stramaccioni fa un po’ di turnover (ma neanche più di tanto).Prestazione tra alti e bassi quella nerazzurra. Non è stata certo un’Inter convincente . Molto positivo Guarin, sicuramente il migliore in campo. Bene Zanetti e Pereira. Qualche disattenzione di troppo in difesa. Da rivedere Benassi (ha solo 18 anni, gli si deve dare tempo e fiducia), molto inconsistente Rocchi (è lui sarebbe il vice Milito?) mentre Jonathan conferma tutti i suoi limiti.Come già preventivato tra sabato e domenica è bastato affrontare un avversario un po’ più organizzato perché tutti i nostri difetti venissero fuori. C’è molto da fare e domenica sera siamo attesi da una trasferta abbastanza delicata. Servirà una buona Inter.
Scritto da: COSCENZA NERAZZURRA
             

Avviso INTER-Milan

Il CCIC informa che nei giorni 17 e 18 gennaio p.v. tutti i soci in possesso della tessera INTERCLUB in corso di validità  potranno acquistare un biglietto a loro intestato durante la "vendita riservata" a loro dedicata presso gli sportelli del gruppo BPM.
Vi ricordiamo che la "vendita riservata" può essere esercitata esclusivamente e personalmente dal singolo socio che si presenta presso lo sportello abilitato. In nessun caso sono ammesse deleghe e il tagliando acquistato non sarà in nessun modo cedibile.

domenica 13 gennaio 2013

TENIAMOCI I TRE PUNTI....

L’Inter porta a casa tre punti facili facili contro un Pescara tutt’altro che irresistibile e inizia nel migliore dei modi il girone di ritorno.
Stramaccioni opta per un 3-5-2 con il giovane Benassi, all’esordio in Serie A, preferito a Duncan in mezzo al campo e Cassano e Palacio di punta.
E’ un’Inter ben messa in campo che gioca con grinta e mostra subito di essere intenzionata a fare suo il risultato. E dopo un occasione non sfruttata da Palacio al sesto, arriva il vantaggio nerazzurro alla mezzora. Chivu fa un passaggio filtrante, Cassano fa la finta per Palacio che controlla e si gira, il tiro non lascia scampo a Perin: 1-0 per l’Inter.
Il Pescara non si rende particolarmente pericoloso e l’Inter chiude il primo tempo in vantaggio in assoluta tranquillità.
Nella ripresa il Pescara dà subito la sensazione di voler attaccare alla ricerca del pareggio mentre l’Inter gioca di rimessa.
E al 54°, contropiede nerazzurro, Guarin per Jonathan che scende sulla fascia, palla a Palacio che controlla, elude l’intervento di un difensore e da una palla comoda per Guarin che deposita in rete il 2-0.
Col doppio vantaggio l’Inter amministra in assoluta scioltezza la partita, sfiorando in un paio di occasioni anche il terzo gol. Il Pescara dal canto suo fa poco o niente. Chivu regala a Jonathas l’occasione per riaprire la partita ma il brasiliano la spreca malamente.
Finisce 2-0. L’Inter porta a casa tre punti preziosi anche se l’avversario non era dei più temibili.
Ottimo l’esordio di Benassi, tra i migliori in campo. Bene Guarin e Palacio, Cassano è apparso molto ispirato mentre anche Silvestre e Jonathan hanno giocato una buona gara.
Rispetto alle ultime gare ho visto un’Inter più grintosa, determinata a segnare il gol del vantaggio prima e quello della sicurezza dopo. Nella seconda metà della ripresa hanno un po’ mollato la presa ma è normale quando stai vincendo 2-0 e di fronte hai un avversario che non crea particolari problemi.
Una prestazione che fa ben sperare anche se, come detto, non è stato un test impegnativo. Il Bologna martedì in Coppa Italia e la Roma domenica prossima ci diranno veramente se il periodo di crisi è ormai alle spalle. Ma l’importante stasera era portare a casa i tre punti.

scritto da: COSCENZA NERAZZURRA

mercoledì 9 gennaio 2013

Biglietti Roma-INTER

20 gennaio 2013 ore 20:45.
Disponibilità biglietti:
Settore OSPITI (Tessera del Tifoso) € 35,00
Tribuna TEVERE € 70,00
Tribuna MONTEMARIO LATERALE € 95,00
Tribuna MONTEMARIO CENTRALE € 110,00
FORZA INTER!!!
 

martedì 8 gennaio 2013

ANNO NUOVO, VITA VECCHIA

Pensavamo di iniziare bene il nuovo anno. E invece il vecchio adagio “anno nuovo vita nuova” non si adatta per niente alla nostra squadra.
 Contro l’Udinese, così come contro Lazio e Genoa, avremmo potuto portarla a casa e ora saremmo molto vicini alla vetta. Se avessimo sfruttato meglio le occasioni, se non avessimo centrato i pali a Roma, se Livaja non avesse colpito il palo da pochi passi contro il Genoa, se Jonathan non avesse sparato fuori ieri pomeriggio, se Giannoccaro ci avesse dato il rigore su Palacio, se… se… se… .
E se il problema non fosse la sfortuna, i pali compiti, i rigori negati e i gol sbagliati?
Credo che basterebbe guardare la nostra rosa per capire che i veri problemi dell’Inter stanno qui. In difesa abbiamo tre difensori centrali validi, poi il nulla. Basta una squalifica, un infortunio, un raffreddore e andiamo in tilt con sostituiti non altezza o arretramento di centrocampisti (e non oso pensare cosa dovrà inventarsi Stramaccioni sabato prossimo quando mancheranno sia Ranocchia che Juan Jesus). Il centrocampo è il reparto più critico. Tiriamo ancora avanti con Cambiasso e Zanetti ma loro non sono più ragazzini e qualcuno dovrebbe capirlo.
Il nostro Capitano  ormai è vicino ai quaranta e dovrebbe tirare i remi in barca anche lui. Le sue azioni “alla Zanetti” ormai sono diventate sempre più rare e le sue prestazioni non sempre all’altezza. L’unico che si salva è Guarin ma è come predicare nel deserto. Le alternative? Gargano e Mudingayi. E se penso che questa estate avevamo in mano Poli e ce lo siamo fatti scappare come imbecilli. Sugli esterni perso Maicon, c’è rimasto il solo Nagatomo. Non stiamo parlando di un terzino formidabile, di un Roberto Carlos o di un Maldini, ma di un discreto giocatore che fa bene il suo mestiere. Eppure Yuto è il meglio che abbiamo perché Jonathan e Pereira sono inguardabili. Quasi 20 milioni di euro (13 Pereira, 6 Jonathan) buttati nel cesso. Alla faccia del fair play finanziario.
In attacco speriamo ancora nell’eterno Milito. Ma per il Principe vale lo stesso discorso fatto per Cambiasso e Zanetti. Gli saremo sempre grati per le emozioni che ci ha regalato ma sarebbe ora di farsi da parte. Per far giocare chi? Rocchi? Perché per rifiatare il nostro attaccante 33enne abbiamo acquistato un sostituto 35enne. Geniale no?
.
Sarebbe il caso di puntare sui giovani. No, i giovani all’Inter sono tutti inesperti, non da Inter, quasi bidoni. Perché come portiere di riserva è meglio spendere soldi per Sorrentino che dare fiducia a Belec, perché un Rocchi è sicuramente meglio di un Livaja, di un Longo, di un Coutinho. Già, Coutinho. In Sudamerica è considerato il miglior talento giovanile dopo Neymar, all’Inter è considerato un bidone alla Pacheco. E se serve un difensore centrale di riserva meglio comprare Andreolli che affidarsi al capitano dell’Under 21, Caldirola che tra l’altro è per metà nostro. E meno male che ci siamo affidati ad un allenatore giovane che (diceva) voleva puntare sui giovani.
Il problema di base dell’Inter però sta a monte. In quella dirigenza incapace di mettere in atto un progetto serio e che avesse senso e che nelle ultime stagioni sta facendo un mercato “ad minchiam”. Non è vero che non ci sono soldi e che non stiamo spendendo più. Stiamo spendendo, ma a casaccio, senza una logica. Questa è la differenza. Qualche anno compravamo a parametro zero Maicon, Julio Cesar, Cambiasso, Maxwell. Oggi spendiamo fior di quattrini per portare a casa Jonathan, Pereira, Alvarez , Gargano.
E’ vero, in alcuni casi siamo stati sfortunati, ci siamo mangiati occasioni colossali (ma che ci garantisce che se al posto di Jonathan ci fosse stato, per dire, Cassano o Palacio l’avrebbero messa dentro?), gli arbitraggi e il giudice sportivo ci stanno sistematicamente colpendo con precisione chirurgica. Ma noi ci stiamo mettendo molto del nostro (faccio sempre l’esempio di Juventus-Inter quando abbiamo vinto nonostante l’arbitro Tagliavento abbia arbitrato a senso unico).
Il problema non è altrove. Il problema siamo noi, il problema è nerazzurro. E il futuro, al momento, appare più nero che azzurro.
Ps: Ah, quasi dimenticavo.... FORZA INTER !
scritto da: COSCENZA NERAZZURRA