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mercoledì 13 marzo 2013

Remuntada

Un 4-0 così netto, logica conseguenza della differenza tecnica, fisica, di ritmo, di singoli e di organizzazione di gioco esistente tra le due squadre, da non lasciare spazio ad alcun tipo di alibi o recriminazione. Un risultato he entra sul podio delle storiche rimonte subite dal Club più titolato (e rimontato) al Mondo, dopo il 4-0 di La Coruna e dopo l'inarrivabile 3-3 (da 0-3 a 3-3 in 45 minuti) della finale di Istanbul contro il Liverpool, che si decise poi ai rigori a favore degli inglesi. Ovviamente e come di consueto dopo una batosta e come sempre accade quando c'è da commentare qualcosa di parecchio scomodo, Galliani nell'immediato tace. Strategia mediatica buona per raffreddare e calmare le acque, agevolata come sappiamo bene dal diverso tattamento che TV, Radio e Giornali riservano al Milan rispetto ad altre squadre (una su tutte sappiamo qual'è), specialmente in momenti come questi, nei quali si evita accuratamente di gettare benzina sul fuoco. Chi vuole scommettere che da questa figuraccia nessuno prenderà spunto per raccontare delle balrzellette sulla squadra rossonera? ma vabbè... In ogni caso, la partita di ieri dimostra due cose: la prima è che contro il Barca visto nella gara di andata, almeno la metà delle squadre che partecipano a questa Champions League (non solo il Milan quindi) avrebbe probabilmente fatto risultato. Solo gli "osservatori" italiani non hanno avuto il coraggio di sottolinearlo. La seconda è che, tre anni dopo, l'impresa dell'Inter di Mourinho, che pur perdendo 1-0 al Camp Nou, riuscì in 10 uomini a conquistre la qualificazione per la finalissima di Madrid, resta ancora oggi irripetibile e sottovalutata. Ogni interista dovrebbe ringraziare quell'allenatore e quel gruppo per l'epica impresa compiuta contro la squadra più forte degli ultimi dieci anni e probabilmente più forte di tutti i tempi. Quella serata rimarrà una perla tra le più luccicanti e splendenti incastonate nella nostra storia. Nessuno (in Italia) che non sia interista lo ricorderà mai abbastanza ed in modo obiettivo, ma a questo siamo ormai abituati. Ultima (scherzosa, ma neanche tanto) considerazione: non vincere lo scudetto pur avendo Ibra in squadra (è successo l'anno scorso pur essendo stati in vantaggio in classifica sulla Juve, altra rimonta!) e non aver vinto la Champions pur avendo ceduto Ibra (come accadde invece ad Inter e Barcellona nella storia recente). Ci sarebbe spazio per scrivere libri, battute, barzellette e inventare qualsiasi altra presa per il culo. Ma passata velocemente la tempesta, scommettiamo che da domani si parlerà nuovamente e solo di Inter?
scritto da: Coscenza nerazzurra

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